giovedì 14 marzo 2013

IL CONCLAVE MOTORISTICO

Immagine tratta da static.guim.co.uk e modificata su befunky.com
Come consuetudine, a metà marzo, il circus della F1 si riunisce, dopo la pausa invernale, a Melbourne. Il Mondiale 2013 scalda i motori.
Sono 22 i papabili all'elezione.
Escludendo le candidature folkloristiche e poco realistiche, ecco i cardinali/piloti che entrano al conclave motoristico con buone probabilità di uscirne eletti.
Il favorito, secondo tutti, è Sebastian Vettel da Heppenheim, 25 anni. Si siede sul mezzo da battere, la Red Bull, reduce da tre trionfi consecutivi, se vincerà si chiamerà Sebastian IV.
La macchina è buona, anche se qualche dubbio nei test l'ha suscitato sulla prestazione nel giro secco, ma sui long run la Lattina volante sembra, al solito, ben messa. E' il candidato numero uno.
Nella stretta cerchia degli uomini in pole abbiamo Fernando Alonso Diaz, 32 anni da Oviedo. Alla quarta stagione sulla Rossa, concorre per diventare Fernando III. Si siede sul sedile più prestigioso, a Maranello, dopo i test, tutti sorridono e sono fiduciosi. Come non si vedeva da anni. Fa ben sperare, la vettura non sembra la più performante, ma è sicuramente vicinissima ai primi. Si dichiara il podio come obiettivo minimo della prima gara. Ambizioso.
Kimi-Matias Raikkonen, 33 anni da Espoo, si farebbe chiamare Kimi II. E' sulla Lotus, in una squadra decisamente più povera rispetto ai top-team, che, con la fantasia nel progetto riesce a produrre da un pò di anni, un mezzo decisamente competitivo.
La Lotus è la vettura più stabile, sembra sui binari, ha avuto qualche inghippo di affidabilità, ma sembra essere molto promettente.
Poi c'è il driver dai lineamenti nobili, Jenson Alexander Lyons Button, da Frome, 33 anni anche lui, è il decano per presenze, quindi tra i favoriti d'obbligo. La sua McLaren sembra bella, veloce e consistente. Lui non dovrà concedersi periodi di black-out, e dimostrare il piglio del leader. Sennò un Jenson II non lo vedremo mai.
Quinto ed ultimo papabile, il più rivoluzionario e talentuoso. Lewis Carl Davidson Hamilton da Stevenage, 28 anni. Anche lui aspira a salire al soglio motoristico per la seconda volta, per esser chiamato Lewis II. Ma ha lasciato la sua famiglia, dove si è formato sin da bimbo, per passare alla Mercedes, la casa tedesca in crisi nera di risultati. In inverno è stata la sorpresa dei test, ha stampato dei temponi spesso e volentieri, e giurano a Brackley di aver risolto il problema dell'usura eccessiva delle gomme. Favorito o bufala? Non ci saranno vie di mezzo.
Questi sono i favoriti, ma occhio agli outsider, qualora le fumate delle prime gare dovessero essere nere, ecco allora spuntare il pilota decano (per età) Mark Webber dall'Australia, sostenuto dalla Red Bull, o la sorpresa del giovane messicano Sergio Perez Mendoza dal Messico, che trova il sostegno della McLaren, il tedesco Nico Rosberg, desideroso di scrollarsi da dosso la nomea di eterno incompiuto, sulla Mercedes. Tutti in cerca della prima corona iridata.
Poi al capitolo, impossibili e casinisti, troviamo Pastor Rafael Maldonado Motta, dal Venezuela su Williams e Romain Grosjean dalla Francia, su Lotus. Se vincessero loro, si che sarebbe una vera rivoluzione.
Ah, e poi c'è l'eterno secondo. Seconda guida della Ferrari, secondo di Schumacher e di Alonso. Felipe Massa 31 anni da San Paolo, si è bruciato l'occasione più importante per un solo punto, nel 2008. Raramente il conclave motoristico eleggerà un pilota sudamericano, non più giovane, che per un solo punto già non è stato eletto nell'anno di Lewis I. 
Difficile, ma non è impossibile. Dal conclave si sa, le sorprese sono dietro l'angolo.
Immagine tratta da www.1e2.it

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