martedì 6 novembre 2012

IL MIO CAGLIARI/ 11°T

Immagine tratta da cagliaricalcio.net e modificata su cartoonize.net
IL VIOLA PORTA MALE

E' chiaro. Si è perso perchè il viola porta male. Ha ragione Cellino. 
I numeri parlavano e parlano chiaro. La Viola non perdeva da 7 partite totali con il Cagliari. 
E il pareggio dello scorso maggio al Franchi ha interrotto una striscia impressionante di 16 vittorie casalinghe della Fiorentina sui rossoblù sardi. L' ultima volta che si è espugnato lo stadio gigliato era il lontano 1972.
Pulga e Lopez si presentano in terra toscana privi di numerosi titolari, tra defezioni causa giudice sportivo (capitan Conti e Nainggolan), scelte dettate dal turnover (fuori Avelar, Pinilla, Nenè) e da infortuni (Ariaudo).
La squadra regge per ottimi 50 minuti. Primo tempo giocato alla pari, con un ottimo pressing alto che mette in difficoltà le fonti di gioco viola.
Poi alla rete del 2-1 di Jovetic la squadra si squaglia. I cambi non aiutano una reazione che non arriva, entrano Pinilla, il fantasma di Ibarbo e l' acerbissimo Eriksson per Thiago Ribeiro, Sau e Cossu.
Il Cagliari non tocca palla per i restanti 40 minuti. E non è un' esagerazione. La Fiorentina tiki taka e affonda il coltello nella morbida retroguardia sarda per altre due reti. 4-1 finale.

Con tanto di tunnel subiti da Murru e Ibarbo e pallonetto irridente di Cuadrado.
Pochissime le note di merito: Sau molto vivace e volenteroso, Casarini autore del momentaneo pari con bel tiro al volo su assist dal corner.
Parecchie, invece, le note stonate: Agazzi poco reattivo sulle uscite nell' area piccola e infilato di pallonetto sul quarto gol, Murru molto colpevole su entrambe le reti da calcio d' angolo (d'altronde era un rischio lanciarlo titolare a 17 anni), Rossettini completamente in barca e lontano parente del difensore attento ammirato a Siena le passate stagioni, Dessena stanco, impreciso ed abominevole nell' assist a Cuadrado del 4-1, Thiago Ribeiro tornato ai suoi livelli soliti, quelli del fantasma.
I cambi presentano in campo un impresentabile Eriksson (ma come faceva ad essere nazionale svedese?), un Ibarbo in totale involuzione ed impalpabile e un Pinilla alla ricerca della forma migliore.
Quindi bicchiere mezzo pieno per 50 minuti e desolatamente vuoto, vuotissimo, bucato e rotto per gli umilianti ultimi 40'.
E se Lopez cura la fase difensiva, servirà una grossa ripassatina sui corner.
Sconfitta assolutamente meritata nel complesso. Ma sabato alle 18 con il Catania ad Is Arenas, finalmente a piena capienza, sarà necessario recuperare le forze e la formazione migliore, per continuare a lottare col coltello fra i denti. 
Anche se lo scaramantico presidente Cellino, forse, firmerebbe per il pareggio, ma solo per il gusto di non finire all' infausta quota 17 punti.

Pagelline: Agazzi 5; Pisano 5,5, Rossettini 4,5, Astori 5, Murru 5; Dessena 4,5, Ekdal 5, Casarini 6; Cossu 5 (71'Eriksson 4,5); T.Ribeiro 5 (51'Pinilla 5), Sau 6,5 (66'Ibarbo 5). 
Pulga-Lopez 5.

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