lunedì 12 novembre 2012

PAGELLARIO SERIE A: DODICESIMA GIORNATA

Immagine tratta da affarando.it
Siamo arrivati alla dodicesima giornata di serie A 2012-13, e non poteva mancare il nostro appuntamento con la rubrica che premia i migliori e i peggiori del giorno. Vediamo chi abbiamo scelto per quest'occasione.
MIGLIORI
Fabio Quagliarella: Il suo pezzo forte sono sempre stati i gol difficili, in acrobazia, e l'esperto attaccante napoletano se n'è ricordato anche a Pescara, dove ha fatto vedere tutta la sua qualità. Ottima partita per Quagliarella, che sfrutta l'occasione da titolare per mettere a segno una tripletta, a cui aggiunge anche l'assist per Giovinco e l'intervento, comunque decisivo, sulla rete di Asamoah. Spettacolare in particolare la terza e ultima rete, una fantastica sforbiciata in spazi davvero ristretti, un pezzo di bravura assoluto che ha strappato applausi a tutto lo stadio. Dopo la scorsa stagione tribolata e un inizio d'anno con poca considerazione, il bomber ha riguadagnato fiducia personale e nelle scelte di Conte, che lo considera un ottimo partner per l'inamovibile Vucinic. Se continua a segnare con questi ritmi, sarà difficile rimandarlo in panchina. Voto 8,5.
Paulo Dybala: Quando in molti facevano notare al presidente Zamparini l'assenza di qualità nella sua squadra, lui rispondeva: "Abbiamo Dybala!" Arrivato con grandi aspettative dalla serie B argentina, questo ragazzo nemmeno diciannovenne aveva avuto poco spazio finora e sembrava faticare ad abituarsi al calcio italiano. Ieri, l'assenza di Miccoli gli ha consentito di indossare la maglia da titolare contro la Sampdoria, e lui ha risposto alla grande: una doppietta, almeno altre due occasioni importanti mancate e tante giocate interessanti. Con una buona gestione e l'appoggio di giocatori esperti come Miccoli e Brienza può crescere tanto e diventare l'ennesima grande scoperta di Zamparini e dei suoi esperti di mercato. Voto 8.
Borja Valero: L'avevamo già elogiato in precedenza, e non possiamo far altro che tornare a tessere le lodi di questo centrocampista spagnolo, arrivato in Italia un po' in sordina ma che si sta dimostrando un valore aggiunto per la Fiorentina di Montella. L'ex giocatore del Villarreal sta diventando un punto fermo nella linea mediana della viola, non solo per la grinta e la determinazione con cui lotta su ogni pallone, ma anche e soprattutto per le indubbie qualità di palleggio e di gioco. Straripante a livello fisico, Valero ha dato un'altra dimostrazione di forza nella sfida di San Siro contro il Milan, dominando il centrocampo e realizzando un gol che è un misto di tecnica, determinazione e lucidità. Se la Fiorentina sogna un piazzamento importante in questo campionato lo deve anche a lui. Voto 7,5.
Gabriele Angella: Per una volta, l'eroe in casa Udinese non è il solito Totò Di Natale, ma questo giovane difensore di appena ventitre anni, che per un giorno si traveste da bomber e realizza addirittura una doppietta. Cresciuto nel fertile vivaio dell'Empoli, finora aveva trovato pochissimo spazio in due stagioni di serie A, e anche quest'anno le occasioni di mettersi in mostra erano state poche per lui. Titolare contro il Chievo per le assenze di Domizzi e Benatia, ieri Angella ha giocato bene in difesa, ma è stato decisivo soprattutto in attacco, segnando le due reti che hanno permesso ai suoi di portare a casa un punto prezioso. Bellissima anche la dedica finale ad un amico speciale: lo sfortunato Morosini, scomparso tragicamente nemmeno un anno fa. Davvero una domenica perfetta per lui. Voto 7,5.
PEGGIORI
Giovanni Stroppa: Serata estremamente negativa per l'ex fantasista e pupillo di Zeman, che con il suo Pescara incassa un pesante 1-6 in casa contro la Juventus. La differenza di valori tra le due squadre si conosceva, ma un passivo così duro deve sicuramente far riflettere qualcuno, in primis il tecnico degli abruzzesi, che sta cercando ancora il modulo e gli uomini giusti per arrivare alla salvezza. La difesa a 3 ha lasciato molti dubbi, rivelandosi un handicap più che un vantaggio, e uomini tecnici come Weiss e Caprari avrebbero forse meritato più spazio. Ma Stroppa deve lavorare soprattutto sul carattere dei suoi ragazzi, apparsi molli e troppo fragili mentalmente per cercare di competere con i bianconeri. Senza un po' di grinta e di voglia di lottare, la salvezza sarà davvero un'impresa. Voto 4.
Alexandre Pato: In settimana tutti l'avevano dato per rinato, dopo il gol realizzato contro il Malaga, accompagnato da una prestazione piuttosto confortante. Tutti al Milan aspettavano la sfida contro la Fiorentina per avere altre risposte positive dal Papero, a secco di gol in campionato da quasi un anno. Lui però ha tradito le attese, disputando una partita estremamente negativa e mostrando ancora una volta i preoccupanti limiti degli ultimi tempi. Pochi spunti, pochissime giocate tentate, grinta sotto i tacchi, e a completare l'opera un rigore sparato malamente in curva. Inevitabile la sostituzione durante l'intervallo, e inevitabile continuare a chiedersi che fine abbia fatto il promettente attaccante su cui si fondavano le speranze di rinascita rossonere. Voto 4.
Mauro Goicoechea-Ivan Piris: Meritano una citazione negativa ex-aequo i due giocatori della Roma, assolutamente decisivi in negativo in questo derby della capitale. Il giovane portiere, titolare per l'infortunio di Stekelenburg ma in netta ascesa nelle preferenze di Zeman, regala a Candreva il pareggio con un intervento goffo e grossolano, non giustificabile solo con la pioggia. Il terzino destro paraguaiano fa un deciso passo indietro dopo le ultime partite ben giocate, fornendo di fatto l'assist a Mauri sul terzo gol della Lazio, e mostrando in generale parecchi limiti in fase difensiva. La fase difensiva è sempre stata un problema per le squadre di Zeman, ma in questo caso è difficile dare colpe al boemo. I due giocatori sono molto giovani e alla prima esperienza in Europa, devono ancora maturare molto per diventare protagonisti nella nostra serie A. Voto 4,5 per entrambi. 
Daniele De Rossi: Nella storia di questo derby è giusto riservare un capitolo a parte per il campione giallorosso, che diventa uno dei protagonisti della partita ma non lo fa certamente nel modo che sperava. Rispetto ai suoi compagni di squadra, lui disputa una buona partita nel primo tempo, e sembra deciso a sfruttare al massimo l'opportunità da titolare che Zeman gli concede. Poi, proprio nel recupero del primo tempo, Capitan Futuro si macchia di un gesto bruttissimo, colpendo Mauri con un pugno e meritandosi una sacrosanta espulsione. Un comportamento simile non è degno di un giocatore del suo livello, nessuna giustificazione regge di fronte a un'azione che c'entra poco con lo sport. L'esclusione dalla Nazionale e una lunga squalifica potrebbero giovare a De Rossi per ritrovare la tranquillità e lasciarsi alle spalle questa brutta domenica. Voto 3.

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