martedì 20 novembre 2012

PAGELLARIO SERIE A: TREDICESIMA GIORNATA

Immagine tratta da it.wikipedia.org
Giornata di serie A estremamente allungata con il posticipo del lunedì, così anche il nostro pagellario arriva con un giorno di ritardo. Vediamo chi sono stati i migliori e i peggiori di questo tredicesimo turno di andata.
I MIGLIORI
Federico Marchetti: Vedendo le sue splendide parate in quel di Torino, qualcuno deve aver pensato che questo portiere abbia qualche stimolo particolare quando affronta la Juve. Già una volta, nel lontano 2007, Marchetti aveva giocato una gara splendida contro i bianconeri: si era in serie B, lui militava nell'Albinoleffe, e con i suoi interventi portò i suoi ad un incredibile 1-1. Poi sono arrivati il Cagliari, la Nazionale, e dopo un anno di inattività forzata è arrivata la Lazio, con cui sta cercando di tornare uno dei migliori portieri italiani, anche se la concorrenza non manca. Se i biancocelesti hanno strappato un punto da Torino lo devono anche a lui e alle sue parate, su tutte l'incredibile riflesso sulla deviazione ravvicinata di Quagliarella. Con un po' di continuità in più, anche l'azzurro potrebbe tornare realtà per lui. Voto 8.
Stephan El Shaarawy: Non è la prima volta che facciamo il suo nome nella nostra rubrica, a volte pensiamo quasi di essere ripetitivi, ma diteci voi come si fa a non mettere questo ragazzo stabilmente tra i top viste le sue prestazioni e i suoi numeri. Dopo un inizio in sordina, il piccolo Faraone si è letteralmente trasformato in uomo-simbolo e baluardo di questo Milan in piena rifondazione e in cerca di una nuova identità. Al di là della doppietta di sabato sera a Napoli, colpiscono la grinta e la determinazione con cui ha giocato dopo il doppio vantaggio dei partenopei, guidando di fatto i compagni al pareggio. Con dieci reti già all'attivo, è primo nella classifica marcatori pur non essendo una vera prima punta, e viaggia ad una media gol addirittura migliore di quella di un certo Ibrahimovic. Dopo Massaro, forse il Milan ha trovato il nuovo Provvidenza. Voto 8,5.
Vincenzo Montella: Nelle scorse settimane abbiamo più volte elogiato vari giocatori della Fiorentina, questa volta ci sentiamo di rivolgere il nostro applauso al suo splendido condottiero. L'ex Aeroplanino si sta dimostrando davvero un ottimo tecnico, che ama far giocare alle sue squadre un gioco aggressivo e molto tecnico, oltre che vincente. Dopo Catania, ora anche a Firenze Montella sta facendo cose egregie: con l'Atalanta è arrivata la quinta vittoria consecutiva per la sua Viola, che ora è nelle zone alte della classifica e potrebbe iniziare a sognare in grande. Certo, gli interpreti sono di alto livello, e ancora più bravi sono stati gli operatori di mercato che li hanno portati in Toscana, ma neanche l'orchestra migliore suona grandi sinfonie senza un degno direttore d'orchestra. E Vincenzo sta davvero dimostrando di esserlo. Voto 9.
Marco Sau: Il Cagliari ha sempre amato creare i suoi campioni in casa, come dimostra il vivaio composto esclusivamente da ragazzi sardi. Dopo aver fatto bene prima in Lega Pro a Foggia e poi in serie B nella Juve Stabia, questo giovane attaccante è tornato a casa con grandissime aspettative da parte di tutto l'ambiente. L'inizio è stato un po' altalenante, visto anche il cammino accidentato del Cagliari, ma con l'arrivo della coppia Pulga-Lopez tutta la squadra si è trasformata, e anche Sau ha iniziato a far vedere i suoi numeri migliori. A San Siro contro l'Inter ha realizzato una doppietta da vero attaccante, consentendo ai sardi di tornare a casa con un punto più che meritato, al di là delle polemiche. Tantissimi, non solo in Sardegna, vedono in lui un futuro campione, sarà la storia a dirci se avranno avuto ragione. Voto 8.
I PEGGIORI
Christian Abbiati: Se un giovane come El Shaarawy è una delle sorprese più liete in casa Milan, è uno dei "vecchi" e più esperti a rappresentare una delusione in questa stagione. Dopo alcuni anni di alto livello, il portiere rossonero sta collezionando più incertezze che parate di alto livello, e questo è un problema per i suoi visto quanto sia delicato il suo ruolo nell'economia di una partita. A Napoli si è letteralmente addormentato sul tiro di Inler, per nulla irresistibile, e poi è intervenuto goffamente nel raddoppio a Insigne, lasciandosi passare il pallone tra le gambe. Anche Galliani, che è sempre stato un suo grande estimatore, l'ha mandato a quel paese dalla tribuna senza mezzi termini. Per tornare in alto, il Milan ha bisogno di tornare solido in fase difensiva, e di ritrovare il vero Abbiati, non la brutta copia che si è vista fino ad ora. Voto 4,5.
Massimo Donati: Sulla disastrosa partita dei rosanero a Bologna pesa senza dubbio la pessima giornata di uno dei giocatori più tecnici della squadra siciliana, che per una volta fa la differenza in negativo per i suoi. Reinventato da Gasperini in questo nuovo ruolo di centrale nella difesa a 3, l'esperto centrocampista aveva già dimostrato di non essere del tutto a suo agio in questa nuova posizione, anche se le ultime partite erano sembrate confortanti. Con il Bologna invece ha fatto solo danni: marcatura blanda su Gilardino che si inventa il primo gol, fallo di mano inspiegabile che causa il rigore del raddoppio, retropassaggio lento che costringe Ujkani al fallo da rigore e all'espulsione. A quel punto, forse impietosito, Gasperini lo toglie dal campo e gli risparmia ulteriori disastri. Davvero un pesce fuor d'acqua. Voto 4.
Ante Vukusic: Quest'estate, quando ancora giocava nell'Hajduk Spalato, si era presentato al calcio italiano con giocate interessanti e un gol a San Siro contro l'Inter. A Pescara hanno subito puntato su di lui per cercare di rinforzare un attacco orfano di Insigne, Immobile e Sansovini e centrare una difficile salvezza, ma finora le prestazioni del giovane croato non sono state all'altezza delle premesse. La sua partita a Siena è stato lo specchio perfetto della squadra di Stroppa: molle, svogliata, quasi mai pericolosa e concreta. Non si è visto praticamente mai, l'unica fiammata gli ha consentito di procurarsi un rigore, ma ha sciupato tutto calciando debolmente e facendosi parare il tiro da Pegolo. Rischia di essere una delle tante, troppe scommesse perse del Pescara di questa stagione. Voto 4,5.
Cesare Bovo: Ma che fine ha fatto il bel difensore che, appena un paio di anni fa, giocava con grande sicurezza e precisione a Palermo e si era addirittura conquistato la convocazione in azzurro con Prandelli? E' vero che per via degli infortuni ha visto più volte la tribuna che il campo da gioco, ma questo non può giustificare le prestazioni sempre meno convincenti di questo giocatore con la maglia del Genoa. Impiegato sempre meno e spesso contestato dai suoi tifosi per il suo scarso rendimento, Bovo probabilmente si è giocato la permanenza nella città ligure dopo il derby contro la Sampdoria di domenica sera; il suo goffo autogol ha rappresentato il momento più basso di un pessimo primo tempo, che lo ha visto spesso in affanno. Del Neri lo lascia negli spogliatoi durante l'intervallo, e difficilmente lo rimetterà in campo nelle prossime partite dopo una prestazione del genere. Voto 4.

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