mercoledì 16 luglio 2014

FENOMENOLOGIA DELLE DIMISSIONI

Immagine tratta da lastampa.it e modificata su befunky.com
dimissióne s. f. [dal lat. dimissio -onis (der. di dimittĕre «mandar via, licenziare»); nel sign. 1, sull’esempio del fr. démission]. – 

1. Nello sport: il dimettere o il dimettersi da un impiego, da una carica; per lo più al plur.: presentare (burocr. rassegnare) le d.; lettera di dimissioni;accettare, respingere le d. Le dimissioni, se volontarie, costituiscono un recesso unilaterale del prestatore di lavoro dal contratto di lavoro a tempo indeterminato. Solitamente accompagnate da un corale: "Ooooh" e da frasi del tipo: "In un paese dove tutti sono attaccati alla poltrona, le d. sono un atto apprezzabile e coraggioso bla bla bla bla".
Esistono vari tipi di dimissioni: le d. agghiaccianti sono le d. che arrivano sul tavolo del Presidente della Juventus a metà luglio, esattamente due mesi dopo la riconferma. Un es. di questo tipo di d. sono quelle di Antonio Conte, arrivate all'inizio della preparazione estiva. Sono volte a destabilizzare l'ambiente societario e il mercato. Sono le d. più difficili, perchè solitamente inaspettate e arrivano dopo 3 anni di sonori successi. E lasciano stupiti.
Le d. moralizzatrici sono le d. che arrivano dopo l'eliminazione nei gironi del Mondiale e dopo aver perso con squadre del calibro di Costa Rica e Uruguay senza mai tirare in porta. Arrivano solitamente a caldo, a sconfitta appena avvenuta, e vi si adducono motivazioni del tipo: "Hanno voluto farci passare come ladri", aggiungendo farneticazioni come: "Ci hanno accusato di rubare soldi ai contribuenti" e deliri sul pagare le tasse. Es. le dimissioni di Cesare Prandelli, con finalità moralizzatrici. Tanto moralizzatrici che dopo 13 giorni ci si presenta al Galatasaray come nuovo allenatore. Salvo mangiarsi le mani altri 11 giorni, vedendo libera la panchina della tanto amata Juve.
Le d. a ruota sono le d. che vengono rassegnate appena 5 secondi dopo le d. di qualcun altro. Con lo scopo di passare in secondo piano e nascondere le proprie colpe, passando quasi in silenzio rispetto a quelle più importanti. Un es. sono le d. di Abete, arrivate immediatamente dopo quelle di Cesare Prandelli. Abitualmente accompagnate da un falso: "Avevo deciso le d. comunque prima della spedizione per il Brasile".
Ci sono anche le d. ritardate da umiliazione cocente. Avvengono dopo aver perso sonoramente il Mondiale di casa, incassando 7 reti in semifinale e 3 nella finalina. Sono d. tardive, in quanto sarebbero dovute essere rassegnate alla fine del primo tempo di Brasile-Germania. Capostipite di queste d. è Felipao Scolari, allenatore del Brasile più brutto del secolo.
Le d. dimissionate da crisi rossa da risultati in rosso sono quelle in cui il Team Principal di una Scuderia di F1 con sede a Maranello, viene garbatamente invitato a tale gesto. Si fa rotolare la sua testa in nome di un Mondiale che non arriva da anni 6. Es. Stefano Domenicali che rassegna le d. dalla Ferrari e sparisce dalla circolazione in un nanosecondo.
Le d. fasulle sono quelle di un Presidente di una squadra di calcio che decide di dimettersi, ma che continua a comandare. Sono insensate. Atti plateali senza alcun reale demansionamento. Esempi di questo tipo di d. sono Ghirardi del Parma, Zamparini del Palermo e Cellino e Moratti quando furono alla guida di Cagliari e Inter.
Infine esistono anche le d. impossibili. Dette anche "dimission impossible". Dove si fa carte false per avere un calciatore alla guida della propria squadra a metà stagione, lo si prende strapagandolo, lo si delegittima a più riprese, e a fine campionato lo si lascia 1 mese in ghiacciaia flirtando con un nuovo tecnico, con lo scopo di farlo dimettere. Tali dimissioni non verranno mai rassegnate e verranno messi in campo, dall' auspicato dimissionario, gli avvocati migliori del mondo al fine di scucire alla dirigenza danni materiali, morali, assieme al lauto stipendio per altri due anni. Il caso più eclatante è quello di Clarence Seedorf e il Milan.

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