sabato 26 luglio 2014

TAVECCHIO, LE BANANE, I MAIALI E IL BORDELLO

Immagine tratta da ilfattoquotidiano.it e modificata su befunky.com
"Le questioni di accoglienza sono una cosa, quelle del gioco un'altra. L'Inghilterra individua dei soggetti che entrano, se hanno professionalità per farli giocare. Noi invece diciamo che Opti Pobà è venuto qua che prima mangiava le banane e adesso gioca titolare nella Lazio e va bene così".
Parole e musica di Tavecchio Carlo, classe 1943 da Ponte Lambro. Professione: prossimo presidente della Figc. 
Ma sì, ma affidiamo il calcio a questo signore, che neppure ancora ufficialmente eletto, comincia a partire per la tangente manco fossimo nel reparto geriatria dell'Ospedale Federcalcio. E' un segnale di rinnovamento forte eh, come se non fossimo già oberati di problemi da soli. Le banane le abbiamo viste realmente lanciate in campo ai giocatori di colore negli ultimi anni, e Tavecchio non ha saputo fare di meglio che spararla così, grossa, enorme, vetusta e razzista che manco un Presidente del Consiglio d'annata avrebbe potuto dirla in modo peggiore. Con tanto di scuse postume annesse.
Basta leggere la prima riga della sua descrizione su Wikipedia per capire la novità del personaggio: "Esponente della Democrazia Cristiana, è stato sindaco di Ponte Lambro consecutivamente dal 1976 al 1995". Un politico vecchio stampo, che ha fatto il Sindaco per 19 (!) anni di fila, prima di dedicarsi alla Lega Calcio Dilettanti.
E giù poi di altre dichiarazioni sullo stile "giovane": "Il ranking Fifa non mi preoccupa. Abbiamo fatto pizza e fichi negli ultimi due anni, ma abbiamo quattro stelle sulla maglia", e prosegue sulla questione ct: "Non ho mai incontrato Conte. Quell'altro delle Marche, Mancini, non l'ho mai visto se non allo stadio perché sono interista. Con quello del Friuli, Guidolin, non ho mai parlato. Ora devo occuparmi di questo 'bordello'".
E prosegue: "Dobbiamo combattere la violenza: quando entro in un tornello a San Siro mi viene la paranoia, mi sento come un maiale che va al macello. Dobbiamo cambiare la cultura di base a scuola, educazione civica con garanzie di sicurezza di base", parole appropriate, che dire. Bisogna cambiare la cultura, hai ragione Tav! E tu sei il motore di questo cambiamento, tornando a parlare di africani e banane, di bordelli e di maiali ai tornelli. Bene così!
Dichiarazioni da mani in testa.
E questo personaggino ex direttore di banca ed ex sindaco democristiano è stato spinto e sponsorizzato e voluto fortemente da Claudio Lotito della Lazio.
Quello che ha fatto scappare i tifosi biancocelesti dall'Olimpico, il Presidente laziale forse più impopolare di sempre. Uno che sa come avvicinare la gente agli stadi.
E come indicato da Tavecchio, una delle prime innovazioni sarebbe proprio la seconda proprietà di club, tanto cara a Lotito. Le squadre B, immaginate da Tav: "Magari fuori classifica". Ma sì, andiamolo a dire al Latina, al Cittadella, al Foggia o al Catanzaro che per loro ci sarà uno spazio in meno tra B e C, per far giocare una Lazio B, un Inter B o una Juve B. Con annessa riduzione di squadre nei campionati, giusto per far fuori le piccole realtà e aumentare i dividendi televisivi tra i club. Le squadre B per storia calcistica non ci appartengono, e l'innesto potrebbe essere un totale disastro, quanto durerebbero dopo l'entusiasmo iniziale?
Ma che favole ci stiamo a raccontare? Cosa cambierà la coppia Tav-Lotito?
Stiamo riuscendo a peggiorare una situazione ai minimi storici.
Altri due anni di buco nero.

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