venerdì 13 aprile 2012

IL VALZER DELLE PUNTE


E' di pochi minuti fa la triste notizia che Giuseppe Rossi salterà ufficialmente gli Europei di Polonia e Ucraina: l'attaccante azzurro, reduce da un serio infortunio al ginocchio destro, ha avuto una ricaduta in allenamento che lo costringerà ad una nuova operazione e altri sei mesi di stop. Una novità che giunge come un fulmine a ciel sereno per il C.T. Prandelli, già alle prese con il lento recupero di Cassano, condizionato dal grave problema al cuore, e con un attacco che rischia di essere diversissimo da quello su cui aveva sempre puntato.
Fin dal suo arrivo sulla panchina della Nazionale azzurra, infatti, l'ex allenatore di Parma e Fiorentina ha scommesso moltissimo sulla coppia tutta qualità e fantasia costituita dall'attaccante barese e dal bomber nato in America ma di origine abruzzese. I due, esclusi per ragioni diverse dai Mondiali del 2010, hanno ripagato la sua fiducia con 9 gol in coppia e una serie di ottime prestazioni, e tutti puntavano su di loro come coppia titolare di attaccanti italiani per i prossimi Europei. Ora, se il recupero di Fantantonio è pressoché certo (facendo i debiti scongiuri a questo punto!), la notizia del nuovo crack di Pepito impone a Prandelli e al suo staff nuove scelte e ulteriori dilemmi per scegliere i centravanti che andranno in Polonia e Ucraina quest'estate.
Le alternative ci sono, ma non tutte sembrano convincenti. Pazzini e Gilardino, altri due su cui Prandelli aveva puntato con una certa continuità, stanno vivendo una stagione a dir poco deludente, e una loro convocazione appare molto difficile. Romantica, ma altrettanto improbabile, l'ipotesi di un ritorno in azzurro per Francesco Totti, che ha lasciato la Nazionale dopo il Mondiale del 2006, o per il sempre eterno Alessandro Del Piero, che sta chiudendo l'anno in crescendo; nel loro caso, purtroppo, la tenuta fisica non sembra più quella dei bei tempi, e l'impiego discontinuo in campionato non depone a loro favore. Probabile invece che il C.T. si affidi a molti dei giocatori che ha già chiamato nelle ultime amichevoli, come Borini, Osvaldo, Matri, Giovinco o Quagliarella, anche se nessuno di loro ha mostrato un buon rendimento sotto porta e un buon feeling con il gioco rapido e tecnico degli azzurri, come dimostrano le due partite casalinghe consecutive senza gol contro Uruguay e Stati Uniti.
Tuttavia, i nomi che si fanno con più insistenza come punte di diamante per l'attacco italiano sono due: Antonio Di Natale e Mario Balotelli. Diversissimi per età e comportamento, l'uno molto esperto ma ancora decisivo, l'altro pieno di talento e a volte troppo immaturo, entrambi hanno le caratteristiche giuste per fare coppia con Cassano e ricostituire il duetto tutta tecnica, rapidità e fantasia su cui ha sempre puntato Prandelli. Il tempo per queste scelte è ancora molto, mancano due mesi all'inizio della competizione, ma l'assenza di amichevoli obbligherà il C.T. a fare una scelta "al buio", affidandosi alle sue sensazioni e sperando che il gruppo reagisca bene e non perda la sua filosofia di gioco. Ai critici sono bastati pochi mesi e alcune partite deludenti, infatti, per trasformare l'Italia bella e divertente delle qualificazioni in una squadra poco concreta e senza qualità in attacco. Sta a Prandelli e ai suoi ragazzi smentire tutti e dimostrare che sono un gruppo valido e in grado di riconquistare quel titolo che manca da 44 anni.

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