domenica 22 aprile 2012

Il Re del Principato


L’ottava meraviglia. Rafael Nadal entra definitivamente nella storia del Tennis mondiale vincendo per l’ottavo anno consecutivo il torneo sulla terra rossa del Principato di Montecarlo. Mai nessuno è riuscito in un’impresa simile. Fino a poche ore fa condivideva con Richard Sears, padrone degli Us Open tra il 1881 e il 1887, il primato di sette edizioni dello stesso torneo vinte consecutivamente. Dopo il Roland Garros del 2011 torna a vincere un torneo e lo fa sulla superficie preferita, la sua terra rossa. Per lui anche il titolo numero 20 in un Master  in soli 8 anni di carriera da professionista, superando il record di Federer fermo a 19.
Un torneo, quello di Montecarlo, vinto senza perdere nemmeno un set  e arrivando solo una volta al tie break, nell’incontro dei quarti contro lo svizzero Wawrinka
Batte in poco più di un’ora di gioco Djokovic e con lui anche la sindrome nei confronti serbo, che lo aveva sconfitto nelle ultime sette finali. Partita senza storia che prende la direzione di casa Nadal fin dalle prime battute. L’85% di punti con la prima di servizio, il 60% di punti fatti in risposta e la trasformazione di 5 delle 8 palle break avute durante la gara testimoniano l’eccelsa forma psico-fisica con la quale lo spagnolo si è presentato all’appuntamento. Troppa la voglia di rivincita sul serbo, troppa la voglia di tornare a vincere, troppa la voglia di battere un altro record, l’ennesimo per il 25enne di Manacor.
Dall’altra parte un Djokovic un po’ sottotono, spento più del solito, causa probabilmente anche fattori extra sportivi (perdita del nonno pochi giorni fa). Il serbo però,  è sembrato meno lucido già nelle prime sfide del torneo e la terra rossa di Montecarlo, molto più lenta rispetto alle altre, non gli hanno lasciato scampo.
Paradossalmente, da domani, in classifica Djokovic allungherà sullo spagnolo in virtù della sua non partecipazione in terra monegasca lo scorso anno. Il computer ha il suo sistema, si può criticare ma è da rispettare. Il dualismo tra i due che caratterizzerà il 2012 della racchetta è solo all’inizio, Federer permettendo.  Per ora 1 a 1. Avanti con il prossimo torneo e la prossima finale.

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