domenica 15 aprile 2012

Rosso di terRa, trofeo si speRa


È partita oggi l’edizione numero 106 del torneo Monte Carlo Masters, il primo Master 1000 dell’anno sulla terra battuta. Favorito indiscusso è sempre lui, Rafael Nadal, vincitore delle ultime sette edizioni. È dal 2005 che Montecarlo è la sua casa. Qui il mancino spagnolo non ha rivali, ha un record di 39 vittorie e di una sola sconfitta (terzo turno del 2003). Mai come quest’anno però, può essere considerato già un crocevia per la stagione di Nadal. È dal Roland Garros dello scorso anno che non vince un torneo. 45 settimane.  Vero è che non è il periodo d’astinenza più lungo dal vincere un torneo, infatti tra il 2009 e il 2010, il digiuno dall’alzare un trofeo, fu addirittura di 50 settimane, quasi un anno, causa soprattutto la tendinite alle ginocchia.  Seppur ancora giovane ma con un’integrità fisica tutta da verificare, Nadal potrebbe passare anche il 2012 nell’anonimato del tennis mondiale. In tutti gli sport e anche nel Tennis, ci si ricorda solo di chi vince e non di chi arriva secondo. Lo scorso anno, solo 3 vittorie e solo sulla terra battuta. Quello che preoccupa maggiormente non sono le 8 finali del 2011 perse ma che di queste, 7 sono arrivate contro Djokovic e su tutte le superfici. Che gli sia venuta la sindrome che lui stesso in questi anni aveva trasmesso a Federer? Lo svizzero incrociava Rafa e sistematicamente le prendeva. Lui è guarito, ora le loro sfide sono stellari e come nell’ultima ne esce anche vincitore.
Nadal, nelle ultime uscite contro il serbo non è riuscito a vincere mai e non è solo la bravura di Djokovic, né tantomeno la tenuta atletica dello spagnolo. Sembra che la forza psico-fisica che lo ha fatto diventare uno dei tennisti più forti della storia e forse il più forte sulla terra battuta, lo abbia abbandonato all’improvviso. Le finali, perse in rimonta contro Djokovic e anche quella contro Murray (unica non contro il serbo nel 2011) confermano questa ipotesi. Se lo spagnolo perde l’autostima, a nulla serviranno il suo diritto ed i suoi topspin. La giusta aggressività che mette in campo viene soprattutto dalla concentrazione che riesce ad avere durante i match. Ecco perché Montecarlo è il torneo più importante dell’anno. Rafa Nadal deve dimostrare innanzitutto di essersi ripreso del tutto dai guai fisici. La superficie è la preferita, la sua terra amata che gli ha regalato 32 delle 46 vittorie in carriera. Una vittoria nel “suo” Principato, può togliere più di qualche dubbio, far acquisire nuovamente fiducia in se stesso, soprattutto se dovesse arrivare contro il suo nuovo rivale, il numero 1 del Ranking Novak Djokovic. 

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