venerdì 27 aprile 2012

ANNO NUOVO, VILA..NOVA!

Immagine tratta da Goal.com e modificata su Cartoonize.net
Pep Guardiola, all' indomani dell' uscita dalla Champions League, ha dato l' ufficialità di ciò che era nell' aria da tempo: a fine stagione divorzierà dal Barcellona.
4 stagioni alla guida dei blaugrana hanno prosciugato gli stimoli e le energie all' allenatore più vincente nella storia del club (13 successi): da qui la scelta di fermarsi. 
Ancora non si sa per quanto, sarà da vedere se la sua volontà di fermarsi sarà inattaccabile o si farà ammaliare dalle sirene che arrivano dai maggiori club europei (Chelsea su tutti).
E proprio mentre si susseguivano sui quotidiani di tutto il mondo le liste di candidati alla panchina più prestigiosa, con Valverde, Luis Enrique, Bielsa e Blanc nominati praticamente ovunque, ecco l' annuncio a sorpresa. Soluzione interna.
La stessa che promosse Guardiola, dal Barça B alla prima squadra. 
Stavolta si pesca nello staff tecnico del Pep, arriva Tito Vilanova, il suo secondo, balzato agli onori delle cronache sportive, più che per meriti tecnici o tattici, per due faccende extrasportive.
La prima, più goliardica, per il dito nell' occhio subito da Mourinho in occasione di un recente Real-Barcelona di Supercoppa. La seconda per aver sconfitto un tumore alla ghiandola parotide, partita ben più importante.
Sarà lui, 42 anni a settembre, a dirigere la squadra più forte del mondo, scelta che premia la continuità e la conoscenza dell' ambiente e della mentalità catalana, esperienze da primo allenatore pochissime: Palafrugell, Figueres e Terrassa. Poi secondo prima al Barça B e poi di Guardiola in prima squadra.
Lo screzio avuto con Mou è già un bel biglietto da visita, in previsione di rivalità future tra blancos e catalani.
Probabilmente, la soluzione interna è davvero quella migliore, per una squadra sinceramente molto attaccata al suo condottiero.
Guardiola dice di non aver particolari ambizioni di lavorare all' estero, ma una volta ricaricate le pile mai dire mai, specie con un uomo che lasciò il Barcellona proprio per venire in Italia, al Brescia.
Che dire, probabilmente ora, qualcuno, in quel di Trigoria, si sta mangiando le mani, per aver accettato di gettarsi nel calderone romanista, e non aver atteso un anno in più al Barcellona B, in vista di una soluzione interna, che avrebbe potuto vederlo come il favorito numero uno. 
Vero Luis Enrique?

1 commento:

  1. Ma si ma lasciamolo andare, ma chi se ne frega, viste tutte le possibilità che ha avuto di rientrare nella lotta alla qualificazione alla prossima annata di champions che si è lasciate sfuggire. Maramauuu.

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