lunedì 11 giugno 2012

La rivincita degli ex “avvelenati”


foto tratta da sportzoom.it

La potenza economica è fondamentale ma di vitale importanza è saper gestire al meglio l’immenso capitale che si ha a disposizione.
Quello che a Londra, sponda Chelsea, non hanno ancora capito e che a Manchester, sponda City, hanno capito giusto in tempo è usare i milioni con intelligenza.
Parigi sarà anche la città dell’amore, ma il PSG riesce a controllare bene le emozioni.
Prende uno che di mestiere fa il dirigente. Leonardo.
Cari Galliani e Moratti, il suo mondo è dietro la scrivania e non a guidare una squadra di calcio dalla panchina.
L’ingente liquidità messagli a disposizione dagli sceicchi la valuta e la studia.
Cosa fa? Inizia dalle fondamenta.
Cambia allenatore alla prima opportunità.
Prende chi in quel momento è si, l’allenatore libero sul mercato ma anche chi può iniziare partendo dal nulla a gestire una squadra media, farla crescere, accettare i campioni e gestirne molti contemporaneamente. Carlo Ancelotti.
Poi? Inizia a comprare.
E dove se non dal campionato che conosce più di tutti, dalle squadre di cui conosce tutto ( Milan ) o quasi   ( Inter ), un campionato che si appresta ad un periodo di vacche magre. E puntare giocatori che conosce, visti crescere o scoperti negli stadi brasilani.
Affida la porta a Sirigu, portiere di casa nostra dalle prospettive interessanti.
Le chiavi del centrocampo all’italo – brasiliano Thiago Motta, metronomo dell’Inter fino a gennaio.
Puntella gli altri reparti con acquisti mirati.
Prova l’assalto a Pato, riuscito e quasi concluso a Gennaio.
Si butta a capofitto su Lavezzi, lo scugnizzo ormai triste di Napoli. E lo porta sotto la Torre Eiffel.
Ora chiude la difesa con il difensore più forte del mondo, Thiago Silva.
Adesso si parla di un altro illustre ingresso in società. Paolo Maldini, un’altra leggenda made Milanello.
Addirittura pare abbia spinto il difensore verdeoro ad accettare la soluzione transalpina.
Prossimi appuntamenti: un viaggio in Spagna per convincere il Real e Kakà e un’altra puntata a Milanello. Ibra o Pato?



Proverbio arabo:" non bastano tutti i cammelli del deserto per comprarti un amico".

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